Intervista con Laura Gabellotto e Manuela Porcu di (un)fair

Intervista con Laura Gabellotto e Manuela Porcu di (un)fair, nuova fiera d'arte contemporanea la cui prima edizione si svolgerà dall'8 al 10 aprile 2022 a Milano.
Di Deborah Maggiolo
Laura Gabellotto e Manuela Porcu, direttrici di (un)fair

Dopo una lunga esperienza come direttrice (Manuela Porcu) e fair manager (Laura Gabellotto) di Affordable Art Fair, la cui edizione conclusiva è datata 2020, com’è nata, e da quali esigenze e desideri, l’idea di dar vita a una nuova manifestazione espositiva annuale a Milano?

(un)fair nasce dal desiderio di ritrovare uno spazio di socialità, di scambio, di incontro, di conoscenza, visto il periodo in cui è stato concepito questo progetto, che è quello in cui tutto il mondo dell’arte – e non solo – è stato costretto a una pausa e a una riprogrammazione. Ma nasce anche dalla necessità di creare uno spazio per nuove relazioni che avvicini all’arte contemporanea un pubblico nuovo e sempre più ampio. (un)fair vuole essere un punto di riferimento per i nuovi collezionisti, con una proposta di opere contemporanee e ‘collezionabili’ in un ambiente innovativo e interessante, con tante possibilità di interagire, approfondire, ma anche di intrattenersi con l’arte contemporanea. Da un lato, vogliamo avvicinare il pubblico, degli appassionati d’arte e non, al mondo delle gallerie e all’arte contemporanea, dall’altro, far conoscere artisti emergenti ancora fuori dai grandi circuiti internazionali.

Già a partire dal proprio nome, (un)fair dichiara l’obiettivo di porsi come una “fiera non-fiera d’arte contemporanea”. In che modo il format proposto per la sua prima edizione è un’“ironica negazione del concetto stesso di fiera d’arte”? Con quale innovativo approccio auspica di superare una configurazione più canonica?

Non volevamo creare “l’ennesima fiera d’arte”, ma una realtà che potesse essere di sostegno al sistema dell’arte dei nostri giorni – dagli artisti, alle gallerie, ai collezionisti.

Presentarla come una fiera-non-fiera è un modo per comunicare un approccio che si discosta dalle manifestazioni istituzionali, perché (un)fair, per poter coinvolgere il pubblico a cui si rivolge, è pensata come un evento e presenta dunque dei processi di avvicinamento e di fruizione differenti, più liberi e aperti.

(un)fair è una deviazione dagli schemi canonici, che si costituisce di un variegato programma di iniziative collaterali (segnaliamo in particolare le attività performative a cura di A.ma.sing) per accogliere un pubblico che può collezionare arte e sostenere la produzione artistica dei nostri giorni, attivando un circolo virtuoso che sia meno autoreferenziale, promuovendo un collezionismo “sostenibile” e consapevole.

(un)fair infatti si rivolge a persone che acquistano arte contemporanea per passione, per il piacere di vivere con l’arte, per mecenatismo, per sostenere gli artisti – ma anche a quanti, potenzialmente interessati, non hanno ancora avuto occasione di intraprendere questo percorso: sono queste le persone che ci piace definire la ‘nuova generazione di collezionisti’, che hanno un percorso di acquisto, scelta, linguaggi, motivazioni, a volte differenti rispetto a quelli che la tradizione oggi chiama collezionisti. 

Allo stesso modo, (un)fair si rivolge alle gallerie che si riconoscono in un modo nuovo di parlare di arte contemporanea, che hanno voglia di aprirsi a nuove dinamiche e incontrare questo nuovo collezionismo, ma anche un nuovo concetto di fiera-non-fiera: (un)fair vuole essere partner delle gallerie, con iniziative di supporto al proprio network estese ai restanti 360 giorni dell’anno.

Proponendosi, da manifesto, come “spazio per i contenuti del contemporaneo”, quali novità saranno introdotte a fronte della presentazione di opere? E’ previsto un palinsesto di eventi e/o incontri collaterali alla fiera? Quali saranno i focus privilegiati dell’evento?

Il focus è tutto sul contemporaneo. Si parlerà, attraverso le opere in fiera, di parità di genere, di sostenibilità, di valorizzazione delle diversità culturali. Ogni galleria presenterà una propria visione di contemporaneità, offrendo ai visitatori diverse interpretazioni della realtà che stiamo vivendo e sfumature di quello che significa oggi fare arte contemporanea.

Ad arricchire l’esperienza ci sarà un ampio programma di eventi collaterali: visite guidate non convenzionali, talk, workshop, performance, installazioni, attività per i più piccoli, il tutto pensato per far vivere un’esperienza innovativa e a 360 gradi di arte contemporanea.

In che modo (Un)fair mira a incentivare l’avvicinamento all’arte contemporanea di un pubblico nuovo? Quali innovative modalità d’interazione sono previste per la messa in dialogo di collezionisti, gallerie e fruitori? Per esempio, trovo interessante l’idea di estendere – non sostituire – il ciclo di vita della fiera sui canali online, con contenuti inediti pensati appositamente per queste piattaforme?

(un)fair è pensata per essere accogliente: questa ‘nuova generazione di collezionisti’ che la manifestazione vuole sostenere – e che a sua volta può sostenere il mercato dell’arte – ha bisogno di trovare spazio e ha la necessità di avere lo stesso accesso ai contenuti che offre il digitale anche nella vita offline. Il visitatore, collezionista o futuro collezionista che sia, ha bisogno di poter porre delle domande, di coltivare relazioni con gallerie al passo coi tempi, di conoscere gli artisti, di entrare in contatto diretto con le opere. (un)fair costruisce le basi perché questi percorsi possano attivarsi, con un linguaggio e una struttura adatta a questo pubblico, riunendo gallerie che comprendono e condividono la necessità di un rinnovamento e di un’apertura, dando al pubblico anche la possibilità di sperimentare esperienze diverse – da visite guidate non convenzionali, parte di Moving, a un programma di attività performative, workshop, conferenze su una concezione di cultura a 360 gradi ma anche semplici aperitivi.

La location scelta per ospitare l’evento, Superstudio Maxi, si colloca in uno dei quartieri chiave per il Fuorisalone milanese, riconfermandola come uno dei punti nevralgici della città per le industrie culturali e creative. Coinvolgendo realtà italiane e non, (Un)fair si presenta certamente come una manifestazione di respiro internazionale: in che modo si rapporta, poi nello specifico, alla città di Milano?

Superstudio Maxi è il nuovo spazio per arte, design, moda, lifestyle, innovazione, cultura e comunicazione del gruppo Superstudio Events. Situato in via Moncucco 35, si colloca in una zona in pieno rinnovamento, innescato dalla ristrutturazione di questa sede che era una vecchia fabbrica siderurgica. Superstudio Maxi é uno dei pochi spazi in città a offrire una superficie di 10,000 mq ed è il primo edificio per eventi certificato LEED Gold® che utilizza il 100% di energia rinnovabile e promuove uno stile di eventi in armonia con le ultime linee guida a tutela dell’ambiente e delle risorse – per noi rappresenta dunque anche una scelta etica.

Milano, essendo la città che ospita (un)fair, è al centro del nostro lavoro. È una città di respiro internazionale e ci piace l’idea di ospitarvi anche delle realtà non esattamente a portata di tram.

Il carattere di fiera-non-fiera di (un)fair si traduce in un programma di attività che si svolgeranno al di fuori delle date della fiera e al di fuori delle mura del Maxi: per esempio, con il progetto (un)fair (un)/off, con cui intendiamo supportare le gallerie locali durante l’arco dell’anno con attività online e offline. Vogliamo poter contribuire a creare un rapporto tra pubblico e gallerie che vada oltre l’occasione della fiera, vogliamo fare da cassa di risonanza per le attività delle gallerie locali e, allo stesso tempo, aiutare il pubblico a scoprire nuovi spazi in città. Stiamo anche lavorando a un evento fuori fiera dedicato alla scoperta della scena contemporanea emergente milanese, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico di potenziali collezionisti al mondo dell’arte nella maniera più interattiva e diretta possibile e far percorrere la città sotto una diversa prospettiva.

Superstudio Maxi

(UN)FAIR

OPENING PARTY: 7 APRILE 2022 18:00 – 22:00
PRESS PREVIEW: 17:00 – 22:00
FIERA: 8-10 APRILE 2022 VEN 11:00 – 21:00 SAB 11:00 – 21:00 DOM 11:00 – 20:00
LOCATION: C/O SUPERSTUDIO MAXI – VIA MONCUCCO 35 – MILANO

www.un-fair.com